venerdì 20 ottobre 2017

Ucciso per un'amicizia scissionista. Il pentito: «Gli ha sparato in testa il figlio di Ciruzzo il Milionario»

NAPOLI. Compare anche il nome di un Di Lauro tra l'elenco dei killer che nei mesi della prima faida di Scampia coprirono di sangue i quartieri di Secondigliano, Scampia ed i comuni dell'area a nord di Napoli. 
Secondo quanto riferito dai due super pentiti Gennaro Notturno, alias o' sarracino, e Pasquale Riccio, l'unico 'milionario' a sparare durante lo scontro tra Di Lauro e Scissionisti sarebbe stato Nunzio, figlio di Paolo e fratello del pericolosissimo latitante Marco. 
A cadere sotto i colpi del figlio di Ciruzzo sarebbe stato Emanuele Leone, freddato il 27 dicembre del 2004 nei pressi del rione Berlingieri, a Secondigliano. Leone aveva 21 anni e fu eliminato a causa della vicinanza a Carmine Pagano, nipote di Cesarino, capo del clan degli Scissionisti. 
«La vittima era un amico di Carmine Pagano, detto “Angioletto” - ha riferito uno dei due collaboratori di giustizia agli inquirenti - Si diceva che l’autore fu Nunzio Di Lauro che è l’unico dei figli di Di Lauro che hanno sparato. Gli altri mai». L'omicidio fu messo a segno in via Monte Nevoso, una traversa di Via dello Stelvio, a pochi metri da una chiesa. 
Il giovane non aveva grossi precedenti penali, l'unica macchia un arresto per furto avvenuto in età adolescenziale. Quando fu raggiunto dai sicari, Leone era in sella a una moto Honda di proprietà di un suo amico. I sicari gli spararono diversi colpi di pistola ravvicinati, alcuni dei quali alla testa che non gli lasciarono scampo.

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