giovedì 27 febbraio 2014

Clan Mallardo. Giugliano. Ascoltati i pentiti Pirozzi e Cangiano per incastrare l'imprenditore Luigi Russo

GIUGLIANO. Al banco dei testimoni ancora due pentiti Cangiano e Giuliano Pirozzi del clan Mallardo per incastrare Luigi Russo l'imprenditore di Giugliano nativo di Villaricca finito dietro le sbarre per associazione camorristica. Luigi è il fratello di Nando Russo braccio destro di Peppe Setola il boss stragista del clan dai casalesi condannato definitivamente all'ergastolo per la strage di Castel Volturno. processo è in corso davanti ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che gli ha sequestrato anche tutte le attività ed i beni per svariati milioni di euro. I collaboratori sono stati citati dal pm Cesare Sirignano per completare il quadro di accusa a carico dell'imputato sotto processo insieme alla moglie Margaret Florence Perham, sorella di John Loran, affiliato al clan dei casalesi arrestato con il boss Setola. Poche cose sono state riferite da Cangiano il quale ha soltanto riferito di aver conosciuto Russo indirettamente perché i rapporti con il clan erano tenuti dal fratello Ferdinando. Per Pirozzi l'esame verrà concluso la prossima udienza del 15 aprile poiché il pm ha depositato un nuovo verbale che non era in possesso della difesa rappresentata dall'avvocato Emanuele Coppola. Pirozzi è ritenuto un colletto bianco del clan Mallardo ma ha già riferito di non aver mai conosciuto Luigi Russo. Dunque i due pentiti nulla di nuovo hanno aggiunto all'istruttoria dibattimentale che si avvia alla conclusione. Infatti per il prossimo 13 maggio è stata già fissata l'udienza per la requisitoria. La volta scorsa venne sentito un teste della difesa importante un avvocato amministrativista di Roma che era aveva finanziato l'operazione di Russo per l'acquisto dell'Hotel Flag con 700mila euro. Una testimonianza importante per la difesa per giustificare l'ingente movimentazione di danaro di Russo accusato di essere un prestanome della camorra. Gli inquirenti avevano sostenuto che Russo non aveva alcuna capacità di reddito per potersi permettere quella operazione, invece l'avvocato Giovanni Pascone ha dimostrato, con i documenti di le operazioni bancarie fatte quando egli decise di investire in quella operazione immobiliare. Russo è detenuto per associazione camorristica in quanto ritenuto dalla Dda di Napoli un prestanome del clan, l'imprenditore al quale la camorra si sarebbe rivolta per riciclare soldi sporchi investiti in speculazioni edilizie e immobiliari nella zona di Varcaturo. Secondo le contestazioni dell'Antimafia, Luigi Russo, essendo il fratello di Nando Russo, braccio destro di Setola, avrebbe messo a disposizione del boss stragista e dei suoi fedelissimi le sue attività e le strutture che amministrava. Albergo, camping ed altro utilizzati dai casalesi per commettere una serie di omicidi. (fonte: Maria Giovanna Pellegrino - Il Roma)
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