sabato 15 agosto 2009

Provincia di Napoli - E' polemica sui premi record ai dirigenti

NAPOLI (15 agosto) - Caccia ai responsabili del blackout telematico. In Provincia il Ferragosto è movimentato come mai, c’è chi addirittura teme un’azione dolosa per i frequenti guasti alla rete. Luigi Cesaro, il presidente, è fra questi, e promette di fare chiarezza senza se e senza ma in tempi rapidi. Ha aperto una inchiesta interna sull’accaduto. Spuntano, sul sito di Metronapoli, anche gli stipendi dei 49 dirigenti dell’ente di Piazza Matteotti. Tutti sopra - abbondantemente - i 100mila euro per un ammontare complessivo di oltre 6 milioni. Ed è questo il tema cogente. Perché non sono mancate le sorprese.I dati sono relativi al 2008 e contengono le «retribuzioni di risultato» del biennio 2006 e 2007. Si tratta di premi che scattano quando si raggiungono determinati obiettivi stabiliti dall’ente. E a giudicare dalla quantità di premi erogati c’è da giurare che i dirigenti abbiano ottenuto notevoli risultati. Peccato che la provincia di Napoli con i suoi 94 Comuni è ritenuta - dati alla mano - sinonimo di arretratezza sotto tutti i punti di vista. Nel monte stipendi dei dirgenti va registrato un altro cadeau - tassativamente, s’intende, per motivi istituzionali - quello del telefonino di servizio. Il meno pagato, si fa per dire, è Vincenzo Cortese, dirigente dell’area «Assetto del territorio» con 107mila e 637 euro. Il record è invece del segretario generale Franco Cardone con 233mila e 377 euro incassati. Cardone ha intascato solo per i premi la considerevole somma di 79mila 753 euro. Sul podio, dietro Cardone c’è Luciano Scetta dell’Area legale con 187mila 816 euro. Che supera il segretario però sul fronte dei premi, perché l’avvocato a questa particolare voce premi associa ben 96mila euro. Non se la passa male nemmeno Michele Castaldo dell’area Edilizia scolastica con i suoi 138mila e 378 euro dentro ai quali di premi ci sono 33mila 596 euro. Torniamo al blackout. A partire dal lungo comunicato che la Provincia ha diramato nel pomeriggio di ieri per spiegare lo stato dell’arte: «A causa di un blackout alla linea elettrica - si legge - che ha lasciato senza corrente per più volte e per diverse ore l’intero edificio di via don Bosco, sede dell’amministrazione provinciale presso la quale sono allocati i principali impianti informatici provocando ingenti danni alle apparecchiature che presiedono alla gestione dei servizi informativi dell’ente, non è al momento visualizzabile on line il sito istituzionale della Provincia di Napoli».Dunque la conferma che la rete è in panne e con essa tutte o quasi le attività della Provincia sono al palo. «I tecnici - scrivono ancora dalla Provincia - sono al lavoro dal momento del verificarsi del guasto e stanno procedendo al graduale ripristino dei servizi interrotti. La Provincia ha già avviato le procedure per l’accertamento di eventuali responsabilità sull’accaduto». È scattata - nella sostanza - l’inchiesta interna e il presidente sta valutando se è il caso di fare un esposto alla magistratura per verificare l’effettiva possibilità del dolo in questa vicenda che ha assunto i contorni del giallo. Prima di partire lancia in resta Cesaro attende la relazione dei tecnici. L’ente sta utilizzando il portale di Metronapoli per le comunicazione più urgenti: «In relazione alla mancata possibilità di accesso agli altri dati presenti sul sito istituzionale, l’amministrazione sta effettuando un’approfondita verifica circa il regolare prosieguo dell’esercizio della funzione amministrativa di competenza, riservandosi di adottare i provvedimenti opportuni per consentire sempre la massima trasparenza e la massima partecipazione».