mercoledì 6 agosto 2008

viva l'Italia unita

Risarcimento di parte? O giustizia fatta? Napoli è davvero la fogna d'Italia con tanti colerosi? O esistono ancora tanti imbecilli indelebili? Forse sarà che in uno stadio è sempre stato tutto permesso...una valvola di sfogo sociale, ma allora perchè non prendersela coi politici e i loro truschini, invece che fare guerre tra poveri, perchè di poveracci si tratta.
MILANO, 5 agosto 2008 - Uno striscione costato caro: l'Inter dovrà pagare 1.500 euro a un tifoso partenopeo, a titolo di risarcimento del "danno esistenziale" da lui subito per le scritte offensive contro i napoletani esposti a San Siro durante il match del 6 ottobre scorso. A stabilirlo, una sentenza firmata dal dott. Antonio Marzano, giudice di pace della prima sezione di Napoli.
INDIGNAZIONE - Il tifoso partenopeo - difeso dall'avvocato Raffaele Di Monda - si era rivolto al giudice di pace raccontando di aver lasciato lo stadio "indignato e profondamente colpito da striscioni denigratori, esposti nel secondo anello della curva nord, occupata dagli ultrà interisti, nei confronti dei napoletani". Parole decisamente forti che, si legge nell'esposto al giudice di pace, "recitavano espressioni come 'Napoli fogna d'Italia; 'Ciao Colerosì; 'Partenopei tubercolosì; 'Infamì, cui si aggiungevano canti e cori razzisti. Il giudice di pace ha riconosciuto in queste offese un "danno esistenziale", condannando la società nerazzurra per "responsabilità oggettiva". L'azione legale è stata vinta in primo grado, nonostante l'opposizione dei legali dell'Inter che ne chiedevano la cancellazione per errata competenza territoriale.
gasport

manovra finanziaria


Dalla Robin tax al blocco assunzioni dei precari Ecco cosa contiene il decreto da 36 miliardi di euro
L’effetto del provvedimento finanziario si ripercuoterà sul prossimo triennio in tutti i settori economico sociali
ROMA - Dalla Robin tax al blocco delle assunzioni dei precari, dai tagli ai ministeri alla stretta sugli assegni sociali per gli immigrati ai tagli all’editoria. La manovra economica che esce dal parlamento ha un effetto complessivo sui conti pubblici di 36,28 miliardi di euro per il triennio 2009-2011, di cui 32,9 di tagli. Per il solo 2009, l’effetto sarà di 16,4 miliardi, con 8,4 di tagli che interesseranno i ministeri. Tra modifiche e contromodifiche, il decreto esce dall’esame parlamentare in una veste diversa da quella originaria.Ecco le principali misure previste. Precari: Niente assunzione ma solo un indennizzo economico pari a 2,5-6 mesi di stipendio per i precari che hanno presentato un ricorso per richiedere l’assunzione. Per la maggioranza riguarda solo i contenziosi delle Poste e pochi altri casi. Il diritto all’assunzione non viene toccato per chi farà causa in futuro. Sulla norma pendono forti dubbi di costituzionalità, espressi anche dai tecnici della Camera. Assegni sociali: La stretta riguarderà gli immigrati. Per usufruire degli assegni bisognerà avere il requisito di 10 anni di soggiorno legale continuativo sul territorio italiano. Riforma finanziaria: È prevista per quest’anno, in via sperimentale, una finanziaria “snella” senza norme relative allo sviluppo ma anche senza micro-misure locali e settoriali. Previsto qualche paletto in più per la flessibilità delle poste di bilancio dei ministeri: la flessibilità sarà sperimentale e dovrà rispettare un limite del 10% delle poste. Robin Hood Tax: Per le società energetiche viene innalzata dal 27,5% al 33% l’aliquota Ires. Per banche e assicurazioni il maggior prelievo sarà ottenuto con un allargamento della base imponibile. Social Card: Per i meno abbienti, 400 euro in buoni sconti sui prodotti alimentari e sulle bollette: la misura riguarda 1,2 milioni di cittadini, ma bisognerà avere la cittadinanza italiana. Ad alimentare il fondo saranno i conti bancari dormienti. Niente ticket per tre anni: Stop ai ticket sulla diagnostica anche nel 2009. Costo 834 milioni: il governo ne metterà la metà ma lo stanziamento diventa triennale. L’altra metà è a carico delle Regioni. Impronte digitali: Impronte digitali per tutti dal primo gennaio 2010. Saranno sulla carta d’identità. Freno ai falsi sanità, meno posti letto: Più rigore sulle richieste di esenzione dai ticket: controlli incrociati e taglio ai posti letto negli ospedali.